Gruppi di Preghiera San Pio da Pietrelcina
Questa è la creatura che la Provvidenza , aiutata da voi, ha creato; ve la presento. Ammiratela e benedite insieme a me il Signore Iddio”
5 maggio 1956
“I figli dell’Opera, che in ogni parte del mondo si riuniscono a pregare in comune, secondo lo spirito del Serafico Padre san Francesco e secondo le direttive e le intenzioni del Papa, dovranno trovare qui la casa comune dei loro gruppi di preghiera”
5 maggio 1957
“Essi [i Gruppi], affiancati alla “Casa del Sollievo”, sono le posizioni avanzate di questa Cittadella della carità vivai di fede, focolai d’amore nei quali Cristo stesso è presente ogni qual volta si riuniscono per la preghiera…”
5 maggio 1966
I Gruppi, come organizzazione, sono nati nella Casa Sollievo della Sofferenza. Fin dagli inizi, quando essa era ancora in costruzione, era già vivo il pensiero di Padre Pio sul sollievo della sofferenza, pensiero che i suoi figli spirituali condividevano, divulgavano e trasmettevano con la parola, le lettere, i dépliants. L’Opera come missione, come apostolato, già c’era. Basata sulla preghiera che andava diramandosi in gruppi spontanei, uniti dall’affetto a Padre Pio. La Casa Sollievo della Sofferenza colse questi palpiti, questi entusiasmi, questo naturale aggregarsi di spiriti e di cuori attorno ad essa. E prese a guidare, tutelare e istruire i gruppi, attingendo da Padre Pio i criteri per la loro attività. Criteri ben precisi, ai quali dovevano attenersi se volevano dirsi propriamente Gruppi di Preghiera. Perfino questa denominazione era nata nella Casa: comparve per la prima volta sul bollettino della Casa Sollievo, nel giugno del 1950, scritta da Guglielmo Sanguinetti che, tutte le sere, riceveva da Padre Pio nella sua cella istruzioni per l’Opera che nasceva e forza e luce per il suo spirito.
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