Isole tremiti un’oasi naturalistica
LE ISOLE TREMITI UN’OASI NATURALISTICA
Nel mezzo del mare Adriatico affiorano le Isole Tremiti. Le Isole Tremiti fanno parte del Parco Nazionale del Gargano e sono riserva naturale marina. L'arcipelago delle Isole Tremiti è un mirabile concentrato di bellezze rappresentato da rocce e dirupi, da grotte e calette, da scogli e Faraglioni.
Delle Isole Tremiti fanno parte:
- San Nicola;
- San Domino – rivestita dalla pineta e dalla macchia mediterranea;
- Capraia (detta anche Caprara o Capperaia);
- Pianosa:
- 2 Scogli impervi quello di Cretaccio (a forma di mezzaluna), e quello di la Vecchia (con la sua roccia nera e grinzosa); ambedue deserti.
Le Isole Tremiti si possono raggiungere da vari porti confinati, da Vieste, da Rodi Garganico, da Termoli, da Capoiale.
Le Isole Tremiti dal punto di vista storico, sono famose poiché ospitarono il primo centro religioso Benedettino della zona.
Venne dunque costruito un monastero, l’abbazia di Santa Maria a Mare, che per lungo tempo fu abitato dai monaci e da personaggi illustri legati alla Chiesa.
Dopo che il corsaro Almogavaro depredò il monastero e uccise i monaci, l’abbazia fu fortificata in vista di attacchi futuri. Durante il fascismo le isole furono luogo di confino anche per gli omosessuali.
ISOLA DI SAN NICOLA
L'Isola di San Nicola, la più piccola dell’arcipelago delle Tremiti, ha sempre avuto in passato un ruolo di notevole importanza e tuttora costituisce ii centro storico, amministrativo dell'arcipelago delle Tremiti. Il nome San Nicola deriva da quello di un eremita Su questa isola stretta e lunga a strapiombo sul mare, sorge l’Abbazia di Santa Maria a Mare. La chiesa è il solo edificio superstite del complesso medioevale trasformato in varie epoche. La facciata quattrocentesca fu modificata e rimaneggiata nel corso dei secoli, invece l’impianto della chiesa è rimasto pressoché immutato e oggi è il monumento più degno di rispetto delle Isole Tremiti a pianta rettangolare, a tre navate con doppio deambulatorio. Fu costruita tutta in perlinato svevo, pietra da taglio bianchissima. Un soffitto ligneo dipinto ha sostituto la cupola esistente della navata centrale. Si possono ammirare inoltre i resti di mosaico pavimentale dei secoli XI -XII e un polittico veneziano di legno intagliato e dorato della metà del XV secolo di linea gotica. A destra della chiesa attraversando un portale si va nel primo chiostro, il più antico con volte a crociera, pilastri in pietra e archi che si affiancano alla navata di sinistra della chiesa. Nel secondo chiostro invece si può ammirare il meraviglioso porticato con i suoi ventisei archi sostenuti da colonnine ioniche che reggono le volte a copertura del portico.
ISOLA DI SAN DOMINO
L'isola porta il nome del vescovo e martire San Domino, al quale era consacrata con Santo Iacopo, una chiesetta in loco. È la più grande tra le isole dell’arcipelago ed è la più ricca di grotte, insenature e piscine naturali. Si estende per circa 208 ettari, su quest’isola è presente l’unica spiaggia di sabbia (la cala delle Arene) che presenta un fondale basso. È l’isola con il maggior numero di strutture ricettive e servizi. Sul versante meridionale dell’isola si trova la grotta Viola, una delle meraviglie dell’isola che deve il suo nome ai moltissimi fiori selvatici di colore viola che vi fioriscono all’interno.
ISOLA DI CAPRAIA O CAPPERAIA
Si tratta di un’isola completamente disabitata. Ha una grandezza di 45 ettari. È raggiungibile tramite gommoni o barche. In esse vi sono solo conigli. La flora, principalmente nella parte centrale dell'isola, è composta principalmente da piante di cappero, le quali danno il nome Capperaia all'isola) e cespugli di lentisco (con il suo forte odore resinoso), da cardi e da ginepri. La sua ricchezza è nei fondali marini. Le pareti sottomarine delle rocce sono rivestite di spugne e alghe, mentre il fondale è ricco di specie di pesci pregiati.
Proprio su quest'isola, in prossimità della cala degli Scoglietti, si può ammirare la statua sommersa di San Pio, alta circa 4 metri circondata da una miriade di pesci variopinti. È stata donata dalla Regione Puglia.
La statua è sistemata su un fondale di circa 15 m rivolta con le braccia aperte verso la punta dell'isola di San Nicola dov'è collocato il cimitero.
Oggi gran parte dell'isola fa parte della "Zona B" della riserva marina delle Tremiti.
ISOLA DI PIANOSA
Isola completamente disabitata, quasi priva di vegetazione e di dimensioni inferiori rispetto alla altre (13 ettari). Il nome Pianosa è dovuto alla forma bassa e piana dell'isola, tanto che in occasione di alcuni temporali particolarmente forti, le onde passano da un lato all'altro.
La navigazione in queste zone è abbastanza pericolosa, avendo il fondale basso.
Su quest’isola si trovano le piante grasse e quelle di capperi. Gli unici animali che vi abitano sono i roditori, i serpenti, conigli selvatici e dei falchi. Il mare attorno all’isola è ricco di meravigliosi fondali.
Sembra di trovarsi in un paradiso terrestre. Dal 1989 è Riserva Marina Integrale, quindi è vietato il transito, l'ormeggio e la balneazione, oltre che ovviamente la pesca. Qui, infatti, molte specie marine che popolano il bacino centro-meridionale del Mare Adriatico trovano la possibilità di riprodursi.
È il confine est del continente italiano.
Quattro grandi boe illuminate delimitano l’inizio della riserva marina.
Il parco Nazionale del Gargano gestisce questo patrimonio naturalistico.
I suoi fondali sono ricchi di frammenti di ceramiche e di anfore romane per il grande traffico di navi romane risalenti al periodo imperiale.