Casa Maria Pyle
La CASA MARIA PYLE
I pellegrini e i turisti possono visitare la casa “Maria Pyle” dove la benefattrice americana viveva e ospitava i bisognosi di un letto o di un pasto caldo. Anche i genitori di Padre Pio furono suoi ospiti e lo stesso Cappuccino fu suo ospite in due occasioni.
Si può visitare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18. Il sabato e la domenica solo su appuntamento chiamando e prenotando al numero……..
Nata in Morristown, a New Jersey, il 17 aprile 1888, ma vissuta a New York, Adelia Pyle è cresciuta in una famiglia di religione protestante. Fin dall’infanzia ricevette un’ottima formazione culturale; poiché era dotata di una fervida intelligenza, oltre a studiare la lingua materna apprese altre lingue straniere, la musica, il canto e la pedagogia. Divenne amica e poi una preziosa collaboratrice della pedagogista italiana Maria Montessori. Viaggiando in Europa conobbe più da vicino la religione cattolica, trovando in essa le risposte da sempre cercate. Nel 1918 a Barcellona si fece battezzare con il nome di Maria. Nel 1923 giunse a Roma con la Montessori e qui sentì parlare per la prima volta del Cappuccino stimmatizzato del Gargano. Trovandosi a Capri in vacanza con la Montessori, nell’ottobre di quello stesso anno, partì insieme a un’amica per San Giovanni Rotondo. Il 4 ottobre, nella chiesetta di Santa Maria delle Grazie, incontrò Padre Pio e con suo immenso piacere, a trentacinque anni, Maria trovò finalmente il suo direttore spirituale. Alla scuola di Padre Pio, Maria procedette celermente nella via della perfezione cristiana e per conformarsi più perfettamente alla vita dei francescani rinunziò a tutto nominando erede dei suoi beni materiali gli stessi frati.
La sua divenne ben presto “la casa della carità”, perché sempre aperta a tutti, in ogni ora del giorno, e il povero era sempre l’ospite più atteso alla mensa.
La casa ‘Maria Pyle’ sorge a poche decine di metri dal convento dei frati cappuccini. La madre di san Pio che voleva passare il Natale vicino a suo figlio, accettò l’invito della “signorina americana”, a trascorrere le feste di Natale vicino a suo figlio.
Purtroppo si ammalò e morì il 3 gennaio 1929. Padre Pio a causa del dolore per la morte della madre era molto sofferente; i suoi superiori gli ordinarono di restare in quella casa fino a quando non si fosse ripreso.
Anche il 7 ottobre 1946 san Pio vi trascorse l’intera giornata al capezzale dell’anziano papà che era ammalato. Restò vicino a suo padre fino a quando, nello stesso letto in cui morì la mamma, spirò fra le sue braccia. Anche la notte dell’8 ottobre San Pio dormì in quella casa.
Dopo la sua morte, la casa divenne di proprietà della Provincia religiosa di Foggia dei Frati Minori Cappuccini. Fu destinata in un primo momento (1971-1975) a «Infermeria provinciale», e ospitò dal 1978 al 1984 alcune Monache Clarisse Cappuccine, fino al completamento del loro Monastero sul Monte Castellano. Adesso è sede del “Centro di accoglienza giovanile e vocazionale” dei confratelli di Padre Pio.
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