Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE DI SIPONTO
Si trova sita a tre chilometri da Manfredonia sulla Strada Statale 89 per Foggia. Cattedrale dell'antica Siponto, venne consacrata nel 1117 da papa Pasquale II e svolse le sue funzioni sino al 1323. È una costruzione a pianta quadrata con due absidi (ad oriente e a sud) e un portale riccamente decorato ad occidente. I muri perimetrali sono percorsi, su tre lati, da arcate cieche poggiate su mezze colonne addossate alle pareti. La parte superiore del tempio fu rifatta, a più riprese, tra il XVI e XVIII sec. La sottostante cripta risale alla prima metà del sec. XIII.
Sorta sopra una preesistente chiesa paleocristiana (a sua volta rimaneggiamento di un tempio classico), si presenta come un edificio in stile romanico pugliese a pianta quadrata, edificato su una cripta della quale riproduce la struttura. Per motivi di sicurezza i principali arredi sacri fra cui l'icona della Madonna di Siponto e la statua della Madonna dagli occhi sbarrati sono oggi custoditi nella cattedrale cittadina. Nel 1977 è stata eretta a basilica minore.
In un antico manoscritto del 1248 (o 1249), "Scadenzario di Federico II", viene citata col titolo di Ecclesia S. Mariae de Siponto. La chiesa superiore differisce molto dalla inferiore, probabilmente perché non fu tutta costruita in una sola volta. Ci furono delle ricostruzioni, specialmente dopo la caduta di una torre, che si trovava dal lato dell'attuale sagrestia nel 1527. Nel Settecento fu collocata “La campanella”, visibile in alto dove si scorgeva anche la testa di un'aquila e sul frontone, nel centro, lo stemma dell'arcivescovo Domenico Ginnasio (1586-1607).
Se diamo uno sguardo al resto lo possiamo definire un piccolo "gioiello" d'arte romanico-pugliese. L'influsso moresco si nota, oltre che negli archi lunati, nei motivi ornamentali geometrici. La sobrietà e signorilità degli elementi architettonici, e la originale concezione sono le qualità particolari di questa chiesa che la differenziano sensibilmente dalle altre chiese contemporanee di Puglia. Il portale posto all’ingresso si apre fra due leoni accovacciati e dal loro dorso sorgono le due colonne, che reggono le mensolette per l'archivolto accennato nel centro.
BASILICA PALEOCRISTIANA
A sinistra della chiesa di Santa Maria di Siponto furono portati alla luce nel 1935, con gli scavi iniziati nel 1925, i resti di una Basilica paleocristiana a tre navate con abside e un lembo di mosaico con tessere bianche e nere. Si possono osservare anche i resti di un anfiteatro e non molto lontano alcuni ipogei. Parecchi sarcofaghi attestano la sepoltura di personaggi eminenti, ai lati di questa basilica. In un sepolcro è stata rinvenuta la crocetta pettorale di epoca bizantina, che si conserva con altri oggetti nel Museo Civico cittadino. Invece il Museo Diocesano di Manfredonia nella sala Fragmenta Sypontinae Ecclesiae, custodisce frammenti scultorei che provengono dagli scavi della chiesa vescovile paleocristiana di Santa Maria a Siponto.
Parco Archeologico di Siponto
Vicino alla Basilica si può ammirare un’opera veramente grandiosa e bella, inaugurata l’11 marzo 2016. Si tratta di una scultura tra arte classica e urbana, interamente realizzata da rete metallica, a cura dell’artista milanese Edoardo Tresoldi.
Ricostruzione dell’antica basilica paleocristiana di Siponto.
Fontana Piscitelli
Opera degli anni trenta, scolpita da Tommaso Piscitelli. Attualmente è collocata nella piazza Falcone-Borsellino adiacente la Chiesa Sant’Andrea Apostolo nel borgo dei pescatori detto “case marinare”. Raffigura un forte uomo, il “Gargano”, che regge, con tre donne che simboleggiano le attività economiche storiche del luogo pastorizia, allevamento e pesca, un grande vaso simbolo dell’abbondanza.