Ischitella
Ischitella ha origini antichissime. Le prime notizie di ISCHITELLA risalgono all'anno 970, quando l'imperatore Ottone I ne ordinò la liberazione dai musulmani che lì si erano asserragliati. Il primo documento storico in cui è nominata è una bolla del Papa Stefano XIV nel 1058. A Ischitella nel 1158 c’erano un monastero e due chiese.
Diversi popoli e varie culture hanno attraversato il suo territorio, dagli etruschi ai romani, ai saraceni e ai borboni. Nel periodo della dominazione normanna e sveva Ischitella appartenne alla Contea di Caserta per diventare poi feudo angioino e in seguito aragonese. È un territorio ricco di reperti storici e ritrovamenti archeologici, purtroppo molti di questi reperti sono stati trafugati.
Nei siti come "la Civita" o "Niuzi", si possono ammirare i resti di necropoli risalenti al V-IV secolo a.C.
In un documento del 1225 Ischitella è invece chiamata "Castrum",(un luogo fortificato), mentre il nome Ischitella probabilmente deriverebbe da"aesculus", ischio , attraverso le forme "aesculetum", "aescletum", ischieto. l'ischio (nome è volgare per il genere Quercus o più specificamente per il farnetto). Infatti nello stemma del paese, infine, è riconoscibile l'ischio.
Le porte d'entrata per il centro storico hanno un'origine antica quanto il paese stesso. La Portella si trova nei pressi dell'attuale Giro Esterno della cittadina, mentre la Porta Grande è presente nell'attuale Via Sotto le Mura.
In origine era presente una terza porta, denominata Porta di Levante, ubicata di fronte alle due strade principali del centro storico, dietro al castello, ed è stata abbattuta nel 1845 per unire il paese antico con il nuovo borgo.
Tra i monumenti da visitare il castello seicentesco; l'antica chiesa di Sant'Eustacchio; il convento e, poco lontano dal paese, le rovine della vecchia abbazia pulsanese di San Pietro in Cuppis.
CASTELLO (PALAZZO VENTRELLA)
Nel centro storico di Ischitella, sulla sommità di un alto colle, troneggia il Palazzo Ventrella un tempo chiamato Palazzo Pinto e conosciuto anche come Castello. Il principe Francesco Emanuele Pinto lo fece edificare nel 1714 sui resti di un antico castello svevo crollato in seguito al terremoto del 1640 e di cui incorpora a sud un solo torrione il grandioso edificio a tre piani con imponente portale sul fronte principale è il gioiello della città.
Il principe né arricchì l’edificio, costruendo una facciata monumentale con finestre elegantissime, aggiungendo stanze al primo piano e innalzando il secondo piano, facendo diventare così l'antica fortezza una residenza signorile lasciandone traccia ai posteri.
Fortunatamente il terribile incendio del 1840 non provocò danni.
CHIESA DI SANT’EUSTACHIO
Fu fatta edificare dalla famiglia Pinto, feudataria di Ischitella dal XVII secolo. Si trova in Piazza Garibaldi, a breve distanza dall’Ex–Convento di San Francesco d’Assisi.
La chiesa, in passato era dedicata a San Michele Arcangelo. Sulla facciata presenta due nicchie contenenti le statue di Sant’Eustachio e San Pasquale.
Si nota inoltre al centro, in alto, un grande finestrone rettangolare.
All’interno della chiesa è possibile ammirare affreschi dell’artista Gennaro Abbate e le statue di Santa Teopista, San Teopistolo, Sant’Eustachio e Sant’Agapistolo.
Esiste ancora il passaggio segreto tra la chiesa e l’antico Palazzo Pinto, oggi Palazzo Ventrella.
Questo passaggio segreto permetteva alla famiglia di recarsi a pregare senza uscire.
Sant’Eustachio, patrono di Ischitella, viene festeggiato il 20 Maggio.
CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE
È la chiesa matrice.
Nell’epoca attuale restano soltanto i muri portanti e le statue della vecchia chiesa del 1632. L’ingresso principale è stato probabilmente spostato dalla facciata di levante alla facciata di ponente.
La chiesa si presenta a tre navate e ha con una copertura a volte a sesto ribassato poggiate su pilastri quadrangolari.
La statua di Santa Maria Maggiore si trova nella navata a sinistra in una nicchia e in un altro altare, il busto ligneo settecentesco della Madonna Addolorata.
Le due le statue sono del XVII secolo. Invece la statua del Cristo morto è sistemata sotto l’altare dell’Addolorata.
La scultura lignea della Madonna Assunta, della fine del XVIII secolo, invece si trova nella navata di destra.
Le statue dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (del XV secolo) sono collocate sulle pareti frontali delle navate laterali. Tutte le altre statue presenti in chiesa, come La statua lignea di San Michele Arcangelo, quella di San Raffaele, e la statua di San Alfonso Maria dei Liguori, sono del XVII secolo.
Sotto la moderna pavimentazione della parte terminale della navata di destra, è nascosta una botola che un tempo permetteva il passaggio sotterraneo per accedere ad una ampia cripta.
All’interno della chiesa è ancora visibile leggibile su una lapide l’arrivo del Cardinale Orsini nel 1675.
A ridosso delle mura della chiesa si può ammirare il campanile esterno.
e occupa la parte centrale dell’asse stradale che divide il centro storico e primo nucleo abitato di Ischitella.