Santuario di Santa Maria di Merino
Il Santuario di Santa Maria di Merino sorge isolato a circa 8 km a Nord di Vieste nell’omonima piana. Dell’antica Villa oggi è visibile solo qualche muro. Invece è visitabile una piccola bianca chiesa rupestre della Puglia simile ad una masseria che veniva costruita una volta.
Ogni 9 maggio, da tempi immemori, la statua della Madonna, dalla Cattedrale è portata in solenne processione in questo santuario.
Ha un enorme valore simbolico per i Viestani.
Secondo una tradizione, la chiesa è stata costruita sul luogo poco distante, dove è stata rinvenuta (trovata) una statua lignea raffigurante la Vergine Maria. La parte centrale del santuario è la più antica (sec. XI-XII) e s’innesta sui residui muri di un’originaria villa romana. La chiesetta è circondata dai resti archeologici.
Domina incontrastato nella parte nella parte anteriore, l’esile campanile a vela con una campana datata 1851. Spostandosi sul lato destro si ha una visione migliore del lucernario, un piccolo gioiello che adorna la sommità della cupola del presbiterio. Si può notare ulteriormente come nel suo complesso esso sia formato da quattro corpi aggiunti uno all’altro in successione nel tempo.
La prima cappella fu costruita a devozione del Signor Petrone Pasquale Farina. Continuando troviamo la seconda cappella di cui non si conoscono la data e il motivo della costruzione ma si presume, da studi accurati, che possa essere una parte del muro costituente la villa romana su cui, forse, fu edificato il primo nucleo del santuario. Seguono quindi la terza e la quarta cappella dedicate alla Vergine per devozione del popolo viestano (1831) e del maestro Antonio M. Masanotti (1861).
Il Santuario, da giugno a settembre ospita i molti turisti che vogliono partecipare alla santa Messa.
All'esterno del santuario troviamo una bellissima Via Crucis, una statua della Madonna di Medjugorje. Nel 2011 il santuario è stato arricchito di una Porta Santa che secondo le scritture, consente la indulgenza e quindi l’assoluzione dei peccati.
La Porta Santa , un’opera dell'artista Michele Circiello, è composta di un pannello superiore centrale ‘Cristo Redentore degli uomini’ e di altri sei pannelli che narrano in parte la storia di Pietro del Morrone. (Si tratta del papa Celestino V, che per umiltà rinunziò al papato e cercò pace oltre l'adriatico. È stato ospite per alcuni giorni nel Santuario di S. Maria di Merino e a Vieste è stato fatto prigioniero.)
Statua della Madonna di Merino
La tradizione vuole che la statua, pregevole scultura in legno scolpito e dipinto di origine bizantina ( XIV sec.), fu ritrovata da dei contadini originari di Vieste e di Peschici in prossimità della spiaggia di Scialmarino, (spiaggia di sabbia dorata, lunga quasi 3 chilometri). Ognuno dei due gruppi la pretendeva per sé; un vecchio saggio consigliò loro di porre la statua su un carro trainato da buoi, a seconda della direzione presa dal carro lì sarebbe andata la statua. Così fecero e i buoi si incamminarono verso Vieste. Da quel giorno Santa Maria di Merino è considerata la protettrice del popolo Viestano.