Santuario della Madonna Incoronata
Un campanile alto 57 metri annuncia da lontano il santuario della Madonna Incoronata a pochi chilometri da Foggia.
Moltissimi sono stati i visitatori che attraverso i secoli si sono recati ai piedi dell’Incoronata per implorare grazie o per ringraziarla per la sua intercessione. Tra di essi sono da ricordare: San Francesco d’Assisi; San Tommaso d’Aquino, San Francesco da Paola, Sant’Antonio da Padova, San Vincenzo Ferreri, San Bernardino da Siena, Sant’Alfonso e San Gerardo.
Lo straordinario complesso del Santuario della Madonna dell’Incoronata si estende su tredici ettari e si compone del tempio sacro, con schema planimetrico a croce greca e a vano unico, l’ala riservata ai padri custodi del santuario, l’imponente campanile alto 57 metri, il museo, il teatro e la casa del Pellegrino.
È il più importante santuario mariano di tutto il Gargano.
All’interno, il Santuario custodisce la miracolosa statua lignea della Madonna Nera e il sacro legno della quercia dove, secondo la leggenda, la statua fu rinvenuta.
Secondo la tradizione tutto ha inizio l’ultimo sabato del mese d’aprile dell’anno 1001, il conte di Ariano Irpino, uno dei signori della Puglia, di cui non si conosce il nome, dopo una giornata di caccia, fu colto dal buio in un casolare nel folto della foresta nei pressi del fiume Cervaro.
Durante la notte il conte, attratto dal chiarore vivissimo di una luce, giunse ai piedi di un albero dalla cui sommità una misteriosa Signora gli indicava una statua poggiata fra i rami di una quercia. Nel frattempo un contadino, un certo Strazzacappa che stava recandosi al lavoro con i suoi buoi, alla vista della Signora, comprese subito di essere in presenza della Vergine Santissima, prese un paiolo, la razione d’olio d’oliva che avrebbe dovuto bastargli per tutto il mese, e, fatto un rozzo stoppino, l’accese in onore della Madonna.
Il nobile conte di Ariano Irpino fece costruire una cappella che poi divenne un Santuario. Le numerose comitive di villani e di pastori aumentavano sempre più. A queste comitive si aggiunsero i pellegrini che si recavano passavano diretti a Monte Sant’Angelo al grande Santuario dell’Arcangelo Michele.
A ragione di questo accorrere incessante di numerosi fedeli si decise di ampliare il Santuario.
Nel 1808, in seguito alla legge del 21 febbraio del 1806, i beni del Santuario furono confiscati. Anche i pellegrini per mancanza di assistenza diminuivano; spesso i vescovi denunciarono lo stato di confusione e di degrado. I primi decenni del secolo XX videro l’opera solerte dei vescovi e di alcuni amministratori cittadini particolarmente solleciti della sorte dell’antichissimo santuario; fra questi sono da ricordare due sindaci di Foggia Alberto Perrone e Gaetano Postiglione. Finalmente nel 1939 il santuario ritornò sotto la piena giurisdizione delle autorità ecclesiastiche. Fu il vescovo mons. Fortunato Maria Farina riportò il santuario dell’Incoronata all’originaria funzione di Casa di Dio e nel 1950 affidò la custodia del santuario ai Figli della Divina Provvidenza, fondati da don Luigi Orione (oggi san Luigi Orione). La vita del santuario crebbe in continuazione. Nel 1953 si decise nuovamente di ampliarlo e nel 1965 il nuovo tempio, con il suo alto campanile divenne una realtà.
Olio benedetto
Nel santuario, prima di venerare l’antica statua della Madonna, impetrare grazie e conforto, i devoti e i pellegrini si ungono con fede e devozione la fronte, con il segno della croce, con l'olio benedetto nell'apposita cappella dell'unzione.
’L’olio della Madonna Incoronata’, è olio di oliva benedetto e messo nella caldarella che si trova nella cappella dell'unzione e sistemato anche in apposite boccettine perché i pellegrini possano portarlo con devozione agli ammalati, ai parenti ed agli amici.
Esso trae la sua origine dal prodigio della lampada che il pastore Strazzacappa mise ad avvampare per devozione sul ramo della quercia il giorno dell'apparizione della Madonna. Secondo la tradizione quella fiamma ardeva sempre e l'olio non si consumava.
Tante sono le testimonianze (uomini e donne che attraversavano dei momenti di difficoltà sia per una loro malattia e sia per altri motivi spirituali, o scoraggiate, o depresse) hanno ottenuto effetti fisici e spirituali grazie all’unzione di quest’olio recitando “la Preghiera dell’unzione”.
O Dio, Padre Misericordioso, che diffondi i tuoi doni per opera dello Spirito Santo, nel ricordo dell'unzione battesimale riceviamo ora, con sincera devozione, l'unzione con l'olio benedetto della lampada che il pastore Strazzacappa mise ad ardere sull' albero per la Vergine Incoronata. Pertanto fa' che nell'anima nostra non manchino mai l'olio della Fede, l'unzione della ferma Speranza e la fiamma della santa Carità! Ti preghiamo per intercessione di Maria madre di Gesù, il Cristo Tuo Figlio e nostro Signore, il quale vive e regna con Te per tutti i secoli dei secoli. Amen!
Casa del pellegrino
È un’accogliente e moderna struttura che il Santuario offre ai numerosi pellegrini. E' aperta tutto l'anno. Tutte le camere hanno servizi ed aria condizionata.
La Casa del Pellegrino ha cinquantotto posti letto suddivisi in nove camere singole, diciotto doppie, tre triple e una camera con quattro letti;
È anche attrezzata per ospitare i diversamente abili.
Si può usufruire inoltre di:
una sala Teatro con 300 posti;
una sala da pranzo con 200 posti;
dei saloni e aule per conferenze e gruppi di studio;
un parcheggio per auto e pullman;
una palazzina con 110 posti letto adibita ad ostello per i giovani.
Offre le seguenti possibilità:
-solo pernottamento,
- solo pranzo,
- mezza pensione o pensione completa.
A proposito delle immagini che riguardano la Vergine Incoronata di Foggia sono stati tramandati cinque tipi d'immagini:
La quercia con la statua poggiata sul fogliame, e ai piedi il contadino con i buoi;
Immagini che mostrano ai piedi della quercia il solo nobile cacciatore con i suoi cani;
Immagini che mostrano sia il nobile cacciatore sia il contadino;
Immagini che raffigurano solo la Vergine;
Immagini che mostrano le "Due Madonne", l'una accanto all'altra. La Vergine sarebbe apparsa lasciando una Statua perché la venerassero e le costruissero una chiesa.